Marisa è la proprietaria di un negozio di tatuaggi che si trova nel centro storico di Gubbio, vicino a un bar e a un negozio di ceramiche. Una mattina un ex-detenuto va a trovare Marisa: i due sono stati fidanzati e hanno avuto problemi con la droga. La giovane non crede che lui si sia del tutto disintossicato e lo manda via. Il ceramista che si trova lì vicino osserva la scena. Quella sera, don Matteo assiste alla partita di calcio di una squadra dilettantistica eugubina, e aiuta un calciatore a fare bella figura. Dopo la partita, il calciatore se ne va insieme ad alcuni suoi compagni, e con loro fa uso di eroina; nella notte, lui e altri giovani drogati della zona muoiono perché l'eroina è tagliata male. I Carabinieri devono scoprire al più presto chi ha spacciato quella droga. Marisa viveva a Roma quando era tossicodipendente, e con il negozio di tatuaggi ha ricominciato una nuova vita. In caserma arriva una telefonata anonima in cui si dice che Marisa è una spacciatrice. I Carabinieri perquisiscono il negozio e trovano una grossa quantità di eroina. La ragazza viene arrestata, ma don Matteo crede nella sua innocenza e indaga.