Dopo l'armistizio di Cassibile con gli alleati, pubblicato l'8 settembre 1943, gran parte della penisola italiana viene invasa dai tedeschi. A Roma l'unico punto di riferimento rimasto per la popolazione oppressa dagli invasori nazisti è papa Pio XII che, nonostante le proposte di fuga, decide di restare vicino ai romani. La prima mossa degli occupanti è un ricatto ai danni degli ebrei: dovranno consegnare 50 chili di oggetti d'oro alle truppe di occupazione naziste, altrimenti 200 di loro verranno uccisi. La comunità ebraica si attiva subito per raccogliere l'oro necessario.