Un fuorilegge braccato e una giovane vedova proprietaria d’una fattoria, che ha respinto il borgomastro del paese, si rifugiano in montagna dove vivono qualche anno senza essere molestati. Scoperti, gettano in un torrente la loro bambina, per non farle soffrire la loro sorte, e salgono ancor più in alto dove, in una capanna tra le nevi eterne, invecchiano rievocando il tempo della felicità e rimproverandosi a vicenda, finché muoiono sepolti da una tormenta. “È il primo duetto d’amore ascoltato al cinema, un duetto che è tutta una vita” (Louis Delluc).