Mentre cerca di adottare un orfanello, un bravo e onesto marito sospetta di aver sedotto, in stato di ubriachezza molesta, la bella funzionaria dell'orfanotrofio. Non sarà facile dissipare l'equivoco. Da un tema interessante (sceneggiato da Joseph Fields dalla commedia omonima (1957) di J. Fields e Peter De Vries basata sul romanzo di P. De Vries) ma buttato via, e da una regia "invisibile" (la 1ª di G. Kelly) una commedia degli equivoci cucita con il filo bianco specialmente nel finale consolatorio