Il conflitto è forte con il piccolo protagonista che gli ruba continuamente le inquadrature, spinto dalla competitiva mamma manager, ex amante di Arturo. Ma proprio quando la piccola star sembra avere la meglio e la produzione notifica ad Arturo che il suo personaggio morirà nel giro di tre puntate, entra in scena un secondo Mirko, stavolta vero, che ha perduto il papà da pochi mesi ed è vittima di un transfert nei confronti dell'attore, che ora vede come suo padre. Il press agent di Arturo, Enrico Pignataro, sfrutta la situazione a vantaggio del suo assistito facendo diventare la questione un fenomeno mediatico strappalacrime. L'uomo torna sulla cresta dell'onda e viene reintegrato nel programma, ma è costretto ad entrare nella vita del bimbo e della mamma Irene, almeno fino a che il piccolo non avrà elaborato il lutto. Ma alla fine realtà e finzione si mescolano e Arturo si affeziona veramente al piccolo Mirko.